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al testo di Ivan Pozzoni
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Nei carrùggi tortuosi del mio spirito c’è un De Andrè arrabbiato, che, con una chiave inglese stile Breda risponde senza sosta, e per le rime ad un Brassens tutto sudato.
Nelle osterie dei miei ricordi Guccini, oste d’altri tempi versa in alternanza vino ed anapesti, diagnosticando senza ritegno cirrosi epatiche e mondi piccoli a Guareschi.
Nelle allergie della mia anima, Bukowski, gigante buono, è uno starnuto butterato, e Tolkien s’è perduto a tirar sul prezzo con nane ed elfe in mezzo a un prato.
Paolo Conte rende inutile Gozzano, mentre Socrate s’è innamorato di Cyrano. Beatrice, -ahimè!- s’inchiappetta Dante, e tutti hanno notato Eraclito nascondersi in mutande.
Dietro a questi grandi cuori il mio cammina circospetto, come un clochard sorpreso dalla morte a cercar versi nel ventre umido d’un cassonetto.
[Riserva indiana, 2007] |
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